Fin quando l'organismo è in grado di attivare i processi di autoguarigione e di autoriparazione, e quindi di ripristinare l'omeostasi corporea e lo stato di salute, i vari tipi di patologie possono essere di competenza dell'Osteopatia.
Quando la malattia raggiunge uno stadio tale da provocare danni anatomo-patologici così gravi da impedire i naturali processi autoriparativi, l'Osteopatia risulta inefficace.
Il campo d'azione dell'Osteopatia è quello della medicina funzionale, e pertanto esclude tutte le urgenze mediche e le gravi lesioni anatomiche, che necessitano degli strumenti propri della medicina e chirurgia, non essendoci i tempi e i presupposti fisiopatologici per tentare di ristablire un equilibrio funzionale.
In tutti gli altri casi, in cui è possibile combattere la malattia favorendo l'attivazione delle difese dell'organismo e i processi di autoguarigione, l'Osteopatia consente di recuperare uno stato di equilibrio funzionale senza timore di causare effetti collaterali indesiderati.
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